I costi derivanti dalla mancata gestione immobiliare possono avere un impatto significativo sull'intera strategia di gestione del patrimonio e comportare conseguenze che vanno ben oltre l'aspetto finanziario, andando a impattare la reputazione stessa del proprietario.
Già…. Perché volte per negligenza, altre volte per un’esagerata volontà di risparmiare, altre volte ancora per eccessivi carichi di lavoro, la gestione immobiliare risulta e viene percepita come carente sotto l’aspetto organizzativo e gestionale: scarsa manutenzione degli immobili, ritardi nella evasione delle eventuali richieste dei condomini, poca puntualità.
Tale carenza organizzativa comporta dei costi, per il proprietario e per gli affittuari che proviamo a riassumere per categorie:
1. Costi di manutenzione: questi costi sono spesso legati alla gestione diretta del bene e spesso richiedono soluzioni (ed esborsi) urgenti che non sempre si allineano con le disponibilità ed esigenze del gestore. Tra gli esempi più comuni ci sono gli interventi di manutenzione straordinaria necessari a causa della mancata manutenzione periodica o le azioni di risanamento dovute alla mancata valutazione dei rischi idrogeologici o legati ai cambiamenti climatici, solo per citarne alcuni.
2. Non conoscenza delle normative/novità: questa categoria di costi viene sottovalutata durante le decisioni aziendali. Dalla mancata conoscenza delle normative può derivare la non conformità alla legislazione vigente (e quindi costi aggiuntivi per mettersi a norma); non essere al corrente di bonus o agevolazioni può portare a mancati risparmi e a costi si potrebbero evitare.
3. Costi straordinari di consulenza: la proprietà mantiene la responsabilità della sicurezza all'interno del sito, anche quando non è operativo. Questo può comportare costi legati a danni a cose, persone e all'ambiente, con implicazioni legali e penali. Nella peggiore delle ipotesi ci si può trovare a gestire l’occupazione del sito da parte di terzi che può peggiorare ulteriormente lo stato del bene e costringere il proprietario a un vero calvario legale, durante il quale i costi di consulenti possono essere davvero ingenti.
Un altro elemento importante è la lungimiranza
Per un proprietario immobiliare è importante mantenere una visione a lungo termine, per non rischiare di sottovalutare l’impatto di decisioni di risparmio immediato. Cedere parte della gestione a un fornitore di servizi immobiliari come MM Gestioni può essere una soluzione, in questi casi, per valutare con consapevolezza gli investimenti e le spese da intraprendere.
Le priorità devono sempre essere basate su criteri di sicurezza, salubrità e attrattività del bene, con la conformità normativa che dovrebbe essere una specie di “faro” che guida ogni scelta, al fine di evitare responsabilità legali.
E in caso di mancanza di fondi per gli interventi?
Anche questo in effetti può succedere. In caso si ritenga che i fondi a disposizione siano insufficienti, la vendita dei beni diventa certamente un'opzione. Anche se vale sempre la pena valutare attentamente forme di riqualificazione che potrebbero rivelarsi più remunerative, a seconda della natura e posizione dell’immobile (soprattutto se situato in grandi città come Milano), come ad esempio la conversione di edifici in spazi di coworking o studentati.
In questi casi straordinari, come nella gestione ordinaria del patrimonio immobiliare, la scelta vincente è sempre quella di affiancarsi a consulenti specializzati che possano aiutare il proprietario a compiere scelte consapevoli e informate al fine di evitare negligenze e relativi costi connessi.
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