Ristrutturazioni edilizie, la detrazione è valida anche se manca la comunicazione all’Enea

Magazine Ristrutturazioni edilizie, la detrazione è valida anche se manca la comunicazione all’Enea

Ristrutturazioni edilizie, la detrazione è valida anche se manca la comunicazione all’Enea

Ristrutturazioni edilizie, la detrazione è valida anche se manca la comunicazione all’Enea

Buone notizie per chi è in ritardo con la pratica ENEA relativa ai lavori di ristrutturazione! In questo articolo vi parliamo di un’importante novità resa nota dalla Agenzia delle Entrate circa un mese fa.

 

La mancata o tardiva trasmissione all’ENEA delle informazioni sui lavori di ristrutturazione che comportano risparmio energetico non fa venir meno il beneficio della detrazione fiscale.

 

È il chiarimento contenuto in una nota stampa dello scorso aprile diramata dalla Agenzie delle Entrate, in cui, condividendo un parere espresso dal Ministero dello sviluppo economico, chiarisce che la trasmissione all’ENEA delle informazioni concernenti gli interventi edilizi che comportano risparmio energetico, seppure obbligatoria per il contribuente, non determina, qualora non effettuata, la perdita del diritto alla detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, attualmente e fino al 30 dicembre 2019 pari al 50% della spesa.

 

Ma ricapitoliamo bene alcuni punti fondamentali introdotti dalla legge di bilancio 2018 in tema di ristrutturazioni edilizie:

 

Ristrutturazioni edilizie, quando inviare la comunicazione all’Enea - La legge di Bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2018, di trasmettere all’Enea alcune informazioni sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio per usufruire della detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Tuir, attualmente e fino al 30 dicembre 2019 fissata al 50%.

 

Quali interventi riguarda -  L’invio riguarda solo gli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo delle fonti rinnovabili e l’acquisto di elettrodomestici in classe energetica A+ (classe energetica A per i forni), sempre se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017.

 

Cosa non va trasmesso – non vanno invece trasmesse le informazioni relative agli altri interventi che, seppure ammessi alla detrazione per ristrutturazioni edilizie, non comportano risparmio energetico.

 

Da chi può essere richiesto - da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.

 

Come pagare i lavori - sarà necessario utilizzare un bonifico bancario o postale, all’interno del quale dovranno essere indicati i seguenti dati: causale del versamento: 

- Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986; - - codice fiscale del beneficiario della detrazione

 - codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.

 

Può essere richiesto anche se i lavori sono stati pagati con un finanziamento. In questo caso la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico, seguendo tutte le indicazioni per la compilazione (indicando il CF del soggetto per il quale si effettua il pagamento) e il titolare dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.

 

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